Correva l’anno 2012 quando la Regione Toscana affidò il servizio di cabotaggio marittimo per le isole dell’Arcipelago toscano – in parole povere i traghetti per l’Elba, il Giglio, Capraia, Pianosa e Gorgona e Giannutri. Contratto di servizio che è scaduto il 31 dicembre 2023 e prorogato di un anno. Hanno avuto 12 anni per raccogliere informazioni e segnalazioni sulla qualità dei servizi di collegamento marittimi con le isole dell’Arcipelago toscano, eppure si sono ridotti all’ultimo per avviare i lavori e predisporre la nuova gara e ancora oggi non hanno la sicurezza che riusciranno a chiudere entro il 31 dicembre prossimo, data di scadenza della proroga inspiegabilmente concessa a Toremar. Ci dicono che sarà una gara con un lotto unico, ma non si conoscono ancora i dettagli. Ci dicono che l’obiettivo sarà fornire un servizio migliore, ma allo stesso tempo comunicano che non vorrebbero stanziare risorse per finanziare la rotta Piombino-Portoferraio. Assicurano che nel contratto di servizio aumenteranno le miglia, ma dimenticano che in quello vigente era prevista una corsa notturna, misteriosamente cancellata. Ci dicono che hanno a cuore la tutela occupazionale, ma non spiegano quali saranno le condizioni contrattuali.
Ombre di cui eravamo a conoscenza e che hanno avuto conferma in Consiglio regionale con la risposta dell’assessore regionale alla Mobilità Stefano Baccelli a una mia, ennesima, interrogazione sul tema traghetti per l’Elba e le altre isole. Interrogazione con cui ho chiesto se la Regione era in grado di garantire l’entrata in vigore del nuovo contratto di servizio dal 1° gennaio 2025, se è stata presa in considerazione l’ipotesi di spacchettamento e, in caso affermativo se erano state valutate le ripercussioni occupazionali e sulla qualità del servizio. Botta e risposta che potete rivedere nel video che segue.
Nonostante il tempo abbondante avuto a disposizione, sono ancora troppi i punti oscuri su una gara, quella per i traghetti per l’Elba e le altre isole, di grande importanza per chi su quelle isole ci vive. Persone che hanno il diritto di tornare a casa, di andare a fare visite mediche, di raggiungere scuole e università, di andare a lavorare. Gli stessi diritti alla mobilità di cui godono i cittadini che abitano sul continente. In dodici anni si sono manifestate tante problematiche (che la Regione minimizza) che meritavano di essere prese in considerazione sin da subito, e non affrontate fuori tempo massimo. Con il rischio che gli esiti della gara e del nuovo contratto di servizio riescano nell’impresa eroica di peggiorare il servizio e impattare negativamente sul livello occupazionale. Continuerò come ho fatto in questi anni (qui e qui alcune mie precedenti interrogazioni a marcare stretto la giunta regionale affinché i diritti degli abitanti delle isole toscane siano garantiti.