“Prendiamo atto che per il Partito democratico in Consiglio regionale della Toscana è ragionevole che ai gestori dei bar e dei ristoranti sia imposto di controllare il green pass ai clienti, compresi quelli che intendono prendere un caffè o acquistare un biglietto dell’autobus. Poco importa se dovranno impiegare una persona per i controlli e poco importa se una famiglia con due figli giovani al ristorante si troverà a spendere più di tamponi che di pasto. E poco importa al Pd se un giovane lavoratore pendolare che, pur volendo, potrà vaccinarsi solo a settembre dovrà farsi il tampone ogni due giorni di lavoro. Ma del resto, è ben comprensibile l’imbarazzo del Pd, dato che la Toscana è l’ultima regione in Italia per somministrazioni complete, con un misero 44,71 contro il 51,07 nazionale. Questo significa che oltre la metà della popolazione con età maggiore di 12 anni vedrà limitata la sua libertà.
Lo scrive il consigliere regionale della Lega Marco Landi commentando l’esito negativo del voto della mozione a sua firma che richiedeva alla Regione di prendere posizione sull’estensione della certificazione verde, con specifico riferimento ai pubblici esercizi, e sulla modifica dei parametri per il passaggio da un ‘colore’ all’altro delle Regioni.