Buona la prima!
Nella serata di lunedì 25 agosto, proprio mentre era in corso l’evento di apertura della mia campagna elettorale a Piombino, è stata formalizzata la candidatura di Alessandro Tomasi a presidente della Regione Toscana. Il nome giusto per cambiare in meglio il futuro della nostra regione, un sindaco che ha dimostrato con i fatti le sue qualità di amministratore (primo cittadino più apprezzato in Toscana e 29esimo a livello nazionale), mettendo a disposizione della coalizione l’esperienza maturata in otto anni di mandato da primo cittadino. Quando nel 2017 si candidò a sindaco di Pistoia – comune amministrato da sempre dalla sinistra – le previsioni lo davano per sicuro perdente. A sorpresa costrinse al ballottaggio il sindaco uscente, e ancora più a sopresa vinse, recuperando in due settimante un distacco di 10 punti percentuali. Cinque anni dopo la riconferma al primo turno, con un consenso persino superiore a quello ottenuto al ballottaggio del 2017. Se la prima vittoria è stata frutto della sua capacità di ascoltare le esigenze dei cittadini, di dialogare senza paraocchi ideologici e di intercettare consensi al di là eal di fuori dei partiti di centrodestra, la rielezione a furor di popolo è la prova provata del suo buon governo, oltre che delle sue qualità politiche.
Il caso ha voluto che i primi impegni da candidato ufficiale del centrodestra alla presidenza della Regione Toscana di Alessandro Tomasi si siano tenuto proprio in provincia di Livorno, più specificamente a Piombino: prima un lungo e proficuo incontro con Confindustria, quindi una visita al sito di JSW, poi la visita dell’ospedale di Villamarina e infine l’incontro in piazza nell’ambito delle iniziative estive di Fratelli d’Italia. Felice di essergli stato accanto, assieme a un altro sindaco di Fratelli d’Italia – Francesco Ferrari – che ha segnato la storia politica toscana vincendo e rivincendo le amministrative in uno dei comuni storicamente più di sinistra: Piombino.
L’antipasto di una campagna elettorale breve ed anomala, ma che affronteremo con la forza delle nostre proposte per rilanciare la Toscana, potenziando la sanità territoriale, realizzando le infrastrutture necessarie, incentivando l’economia per creare lavoro ed evitare che i giovani toscani cerchino fortuna altrove. Una rivoluzione del fare, per arrestare un declino già in atto e che con un’eventuale vittoria del campo largo sarebbe inesorabile. La storia di Alessandro Tomasi ci insegna che nessuna battaglia è persa in partenza.