sanità Elba, baasta promesseLa sanità sull’Isola d’Elba continua a mostrare le sue falle. Disservizi di varia natura segnalati da tempo, ma senza che Regione ed Asl forniscano risposte adeguate. L’ultimo episodio è avvenuto nella mattinata del 29 febbraio, quando all’ospedale di Portoferraio erano in agenda circa una trentina di screening mammografici. Tutti saltati a causa dell’assenza per malattia dei già pochi tecnici di radiologia che operano all’Elba. Esami che avrebbero potuto comunque essere svolti se solo fosse stato ottenuto supporto al continente. Soluzione non percorsa perché, a quanto pare, non sanno come coprire la spesa, se con il Progetto Elba o con la attività aggiuntiva. Il risultato è che le donne sono state rimandate indietro, alcune per la seconda, terza o addirittura quarta volta.

Una situazione inaccettabile e che dà la misura di quanto sia tenuta in considerazione l’Isola d’Elba dal punto di vista sanitario. Siamo stanchi delle promesse, delle passerelle e dell’improvvisazione, l’abbiamo detto e lo ripeteremo all’infinito: la popolazione elbana ha gli stessi diritti di chi vive sul continente. Nel corso della legislatura ho presentato numerosi atti (qui la proposta di risoluzione approvata nel dicembre 2021) per sollecitare azioni concrete, alcuni dei quali approvati dal Consiglio regionale. Ma senza seguito da parte della Giunta regionale (qui il ritardo sulla commissione medica per le patenti) e della Asl. Mancanze di cui dovranno rendere conto rispondendo alla prossima interrogazione, nella quale chiederò ragione anche del grave disservizio di stamani.

 

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